Youtube: no alla richiesta di Viacom
Di giulianoA volte certe sentenze fanno non tanto discutere sulla legittimità o meno del provvedimento che tendono ad applicare, quanto sulla logica ispiratrice dello stesso.
L’esempio lampante di ciò ci giunge da You Tube, chiamata in causa da un tribunale americano affinché fornisca, in tempi brevi, il database di tutti i propri utenti comprensivo di indirizzi IP.
A inoltrare questa discutibile quanto contraddittoria decisione tramite l’Autorità Giudiziaria statunitense, è stata Viacom, che ritiene di avere titolo per perorare la causa contro l’importante sito Internet, al fine di contrastare la supposta violazione dei diritti d’autore di molto del materiale su esso caricato.
Ora, ferma restando la discutibile legittimità della richiesta avanzata da Viacom, contro la quale si sono mossi i legali di You Tube, pare totalmente illogico ritenere che si possano fornire indirizzi IP al fine di perseguire il reo di un supposto danno sulla base di un semplice indirizzo, che non individua l’identità della persona o dell’ente che lo utilizza.
Ovvio che di fronte a tale insensata richiesta si sia scatenato il pandemonio. Staremo a vedere chi la spunterà; per You Tube non ci sono dubbi, finirà per far valere nelle sedi competenti il proprio diniego, ma l’esempio di Google riferito a meno di un anno fa, costretta a fare ciò che adesso si chiede perentoriamente al grande sito di video, potrebbe fare sbiadire in un sol colpo tanto ottimismo da parte di You tube. Non resta, dunque, che aspettare il seguito della vertenza.
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