Qtrax: se Internet crea strombazzando e distrugge in silenzio. Ma secondo voi, si farà?
Di francescoQual era il futuro della musica, fino a qualche ora fa? Qtrax, gigantesco jukebox online. Che ti dà – secondo quanto dichiarato ai quattro venti da blog e siti internazionali – 25 milioni di brani gratis. Che cosa ci guadagnano i titolari dei diritti, ossia le major e gli artisti? I soldi ricavati dalla vendita di spazi pubblicitari.
Mostri sacri come Universal, Sony BMG, Warner e EMI ci stanno, visto che il cd è un cadavere vivente.
Non solo: in Qtrax gli utenti potranno importare e condividere archivi, controllati dai sistemi di protezione. Insomma, tutto si svolgerà lì dentro: una specie di camera da letto privata e chiusa a chiave, dove chi vuole si diverte un mondo, ma non può uscire di lì. Non sarà possibile trasferire i brani su cd (ma non era morto? Boh?) né altrove.
Insomma, un gigantesco spazio dove scambiare brani a volontà, sotto l’occhio vigile di Qtrax, alla faccia del file sharing illegale.
Tutto questo – dicevo – era arcinoto al mondo. Dopodiché, la doccia fredda. Per ora non se ne fa nulla. Le major non ci stanno e non firmano alcun contratto con Qtrax. Come hanno reagito siti e blog che prima davano l’affare per scontato? Silenzio di tomba. Forse perché non trattasi di notizia eccitante.
Ma secondo voi, in futuro si farà?
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Warner, Sony-BMG, Universal ed EMI sono probabilmente in trattativa, ma niente di più. E intanto lo scherzetto è costato agli azionisti di Qtrax ben 25 milioni di dollari in Borsa. Qtrax e’ morto prima di nascere… Purtroppo!