Prestashop: più 67% di siti ecommerce in Italia con il lockdown
Di Daniele GrattieriIl lockdown ha spinto ancora più in alto la diffusione dell’eCommerce: la spesa degli italiani aumenterà quasi del 30 per cento in questo 2020, ma soprattutto crescono anche i siti che si dedicano alle vendite online.
Lo studio di Prestashop
Lo rivela Alexandre Eruimy, Ceo di PrestaShop, una delle principali piattaforme di ecommerce attiva in Europa e America Latina, nonché una delle preferite anche in Italia: “Le misure di contenimento hanno sicuramente portato a un’accelerazione della trasformazione digitale delle aziende che non l’avevano ancora fatto”, spiega l’esperto.
Aumentano i negozi online
In particolare, in questi ultimi mesi Prestashop ha “notato in tutto il mondo un aumento del 49 per cento del numero di negozi creati durante questo periodo, rispetto al periodo di pre-lockdown. Questo aumento è stato ancora più elevato in Italia”, dove ha raggiunto il 67 per cento.
Inoltre, aggiunge Eruimy, “c’è stato anche un forte aumento delle vendite di moduli sul nostro marketplace di Addons: + 54 per cento di ordini in tutto il mondo e + 63 per cento in Italia rispetto allo scorso anno”, a riprova della grande attenzione che nel nostro Paese c’è verso questo tema. E ciò “riflette il desiderio dei nostri commercianti di attrezzarsi meglio per offrire nuovi servizi e supporto (nuove opzioni di spedizione, chat online, informazioni più visibili tramite pop-up, ecc.) ai loro clienti, ma anche per ottenere visibilità (ad es. sui social network) in un contesto di maggiore concorrenza”.
Soluzioni per emergere nel nuovo scenario
E proprio per superare la concorrenza e offrire esperienze positive di navigazione e di acquisto, sempre più siti stanno studiando soluzioni per migliorare le proprie performance: una soluzione pratica è quella di rivolgersi a hosting provider certificati che offrono un servizio specifico dedicato al famoso CMS che permette la creazione di e-commerce e negozi online.
Un hosting per Prestashop
Attraverso questo sistema, un sito ottiene immediatamente un indirizzo IP dedicato e un certificato SSL esclusivo, che contribuiscono non solo a migliorare la sicurezza, ma anche a favorire il posizionamento sui motori di ricerca del progetto e, quindi, ad aumentare le sue possibilità di essere trovato dai clienti.
Inoltre, è previsto un sistema di backup giornaliero automatico per tutti i pacchetti hosting PrestaShop, che mette al sicuro il sito da ogni imprevisto, eseguito su unità di storage dedicate e raggiungibili solo da rete interna. Dal punto di vista tecnico, poi, l’azienda offre un hosting ospitato su server con dischi SSD, più veloci di almeno 6 volte rispetto ai classici hard disk meccanici, a tutto beneficio delle prestazioni del sito, che diventano elevate ed efficienti.
Sicurezza e affidabilità
Stessa cura è dedicata al tema della sicurezza: innanzitutto, sono usati solo software e tecnologie specifiche per garantire la “salute” di tutti i sistemi, mentre i dati sono protetti da policy di backup automatizzate. Più in generale, la rete è difesa con firewall dedicati con funzionalità IDS (Intrusion Detection Systems) e IPS (Intrusion Prevention Systems), con strumenti per identificare e prevenire problemi tipo “codice malevolo” grazie all’uso di sistemi Anti Malware e scansioni automatiche, mentre i server vantano sistemi anti DDoS capaci di proteggere i siti web dai pericolosi attacchi DDoS L3, L4 e L7.
Le vendite si spostano online
Notizie importanti per chi sta pensando di fare business online e di trasferire sul Web la sua attività fisica: ora più che mai, infatti, la tendenza del mercato è quella per gli acquisti a distanza, come conferma ancora il Ceo di Prestashop. In un recente studio, “i consumatori francesi hanno dichiarato che tenderanno a fare acquisti meno di prima nei negozi fisici: – 24 per cento per i negozi di alimentari e – 33 per cento per negozi non alimentari”, rivela Eruimy. Pertanto, conclude, “la digitalizzazione delle vendite è più che mai un fattore trainante per i negozi fisici. Gli operatori che sono diventati digitali non solo hanno retto meglio l’impatto della crisi, ma ora sono meglio attrezzati per affrontare la ripresa”.
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