EnLighten, ecco l’app che “legge” i semafori
Di darioTra le sfide del futuro, che vedono le grandi compagnie hi-tech mobilitare milioni di dollari in cerca della soluzione giusta, particolarmente affascinante è il tentativo di creare un’auto self-driving, che si guidi cioè da sola. Al prezzo del piacere della guida si avrebbe un mezzo sicuro, comodo, in grado di scegliere da solo la strada migliore in base al traffico e magari di individuare già il parcheggio.
Fantascienza? Possibile, anche se Google, Apple e altri colossi ci stanno pensando su. Di sicuro i problemi da risolvere non sono pochi, come sa chiunque abbia sperimentato le strade di una qualsiasi metropoli. Un piccolo passo nella direzione giusta, intanto, è quello fatto segnare da un’app chiamata EnLighten, sviluppata negli Stati Uniti da una startup, Connected Signal. E in grado, a quanto sembra, di “leggere” i semafori.
Ideale per chiunque sia perennemente in cerca dell’onda verde e della strada migliore per arrivare in ufficio in orario, EnLighten è in grado, grazie al GPS, di localizzare in tempo reale gli incroci lungo il tragitto che si vuole percorrere, calcolando quanti secondi mancano allo scattare del verde. L’idea è talmente piaciuta che BMW ha già annunciato che sarà il primo gruppo a integrare nel proprio cruscotto il sistema di rilevamento semaforico, basato sui dati raccolti da varie fonti come le centrali municipali ma anche il network sul traffico (inutile dire che sarà necessaria un’adeguata offerta di GB per Internet mobile: su SosTariffe.it già ora si trovano le proposte migliori).
I vantaggi sono evidenti, miglioramento della guida (e relativo stress) e dei consumi, visto che non sarà più necessario lanciarsi in improbabili corse per tentare invano di arrivare al semaforo verde. E finalmente si saprà quanto tempo ci vuole perché finisca il rosso.
Per ora l’applicazione funziona solo in alcune città americane, ma secondo la startup è prevista una rapida espansione. I proprietari di BMW (la compatibilità al momento è esclusivamente per iOS, ma l’app esiste anche in versione Android) potranno in qualsiasi momento visualizzare le informazioni sul proprio display collegando il cellulare al sistema di bordo BMW Apps. Inutile dire che qualsiasi app di questo tipo dovrà essere realizzata in modo che non costituisca una distrazione per la guida.
Secondo quanto dichiarato a Il Giornale da Luca Colajanni, ex portavoce della Ferrari e attuale responsabile della comunicazione della Formula E, «tutto ciò che rende gli eventi stradali prevedibili rappresenta un aiuto al guidatore e agevola anche il discorso dei consumi. È inutile correre per cercare di acciuffare il verde sapendo già che beccheremo il rosso, così come è inutile tenere il motore acceso davanti al semaforo rosso in attesa che scatti il verde: in entrambi casi, consumiamo carburante per niente. Con questa app, invece, evitiamo brusche inchiodate allo stop e sgasate inquinanti alla ripartenza».
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