Batteria, ecco le app che consumano di più
Di nicolettaGli smartphone moderni sono decisamente superiori ai telefonini di una decina di anni fa, eppure c’è ancora un campo in cui un vecchio Nokia 3310 può far mangiare la polvere anche a un Samsung Galaxy 6 o a un iPhone 6: la batteria. Le settimane intere di stand-by, i giorni di conversazione e un rassicurante 80% di autonomia o giù di lì dopo una giornata di uso intensivo sembrano solo un ricordo.
È chiaro che non si tratta dello stesso campionato: le funzioni dei cellulari degli anni ’90 e dei primi 2000 erano limitatissime, oggi abbiamo tra le mani dispositivi in tutto e per tutto paragonabili a dei PC moderni, con chip grafici e potenza di calcolo stupefacenti. Ciononostante le aziende continuano a lavorare sulla batteria per trovare il giusto connubio tra prestazioni e comodità d’uso: andare sempre in giro con batterie esterne e cavetto può essere davvero frustrante.
Va ricordato che non tutte la applicazioni di uno smartphone vanno a incidere sulla durata della batteria alla stessa maniera, e che anzi tenere accese determinate app può significare una diminuzione drastica dell’autonomia. AVG Technologies si è concentrata soprattutto sul sistema operativo Android (basandosi sui dati ricavati da un milione di utenti AVG Antivirus durante i primi tre mesi del 2015) per studiarne le applicazioni più avide di risorse, sulle 30 che, in media, fanno parte della dotazione standard di uno smartphone americano.
In particolare, i colpevoli vanno ricercati tra quei programmi che si avviano in automatico all’accensione del telefono, in particolare Facebook e Whatsapp, perennemente alla ricerca di messaggi e aggiornamenti da comunicare all’utente via notifica. Le applicazioni che invece richiedono l’apertura diretta e consumano più batteria sono Amazon Kindle, LINE, Snapchat, Spotify, Netflix (che in Italia arriverà questo ottobre) e Amazon Shopping. Capitolo giochi: Candy Crush, in tutte le sue versioni (Saga e Soda Saga) si è dimostrato tra i più esagerati nelle sue richieste di potenza.
I trucchi per conservare la batteria sono sempre gli stessi, ma fa bene ricordarli: limitare il più possibile le notifiche push, diminuire la frequenza dei refresh (ad esempio per le applicazioni di posta elettronica), spegnere sempre tutti i sistemi di trasmissione dati che non si usano (come wireless, Bluetooth, GPS), ridurre il più possibile la luminosità, cercando di non ricorrere a quella automatica. Per risparmiare sui costi del proprio contratto di telefonia mobile invece il modo migliore è fare affidamento a SosTariffe.it e al suo comparatore in grado di segnalare l’offerta più conveniente per tutti gli utenti di smartphone.
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