Gmail? ottima, quando funziona!

A metà strada fra l’atteggiamento maniacale e la reale necessità, mediamente ogni italiano che utilizza un computer per lavorare, accede alla sua casella di posta elettronica qualcosa come 20/30 volte a settimana. L’importanza della propria e-mail è diventata basilare.

Per quel che risulta, Microsoft e Yahoo sarebbero i gestori più attenti alle problematiche della propria clientela, soprattutto di fronte a difficoltà reali che impediscano l’accesso ai propri dati. Addirittura in certi casi è possibile raggiungere telefonicamente i due colossi e ricevere ragguagli.

Ben altro modus operandi è quello invece di Google, il colosso numero uno. Infatti, davanti a una situazione presentatasi a diversi clienti che avevano scelto di usufruire di Gmail e che non riuscivano ad accedere al proprio indirizzo, bloccati di fronte a un’anomalia del sistema che indicava la scritta “Nome utente e password non coincidono”, nonostante la correttezza dei dati inseriti, ha lasciato la clientela in balia di se stessa, a parte il laconico messaggio così titolato: “What to do if you can’t access your Webmail”

Sconcerto fra gli utenti che si sono visti negata la possibilità di usufruire del servizio per vari giorni. Ma c’è addirittura chi avrà rischiato di finire sul Guinnes dei primati per numero di tentativi, falliti, di accedere alla propria posta elettronica. Un tale imprenditore texano che è rimasto senza posta per un mese di fila con entrambi gli account Gmail, da lui utilizzati, del tutto bloccati.

Insomma, posta per posta, una tale scarsa propensione e attenzione per il cliente sembrerebbe degna di un servizio postale vecchia maniera!